Carta: 3v
Iniziale: I
Incipit:
In principio fecit deus
Misure campo lettera: mm 333 x 282
Misure con fregi: mm 675 x 490
Tecnica: miniatura di pennello; tempera; oro in foglia
Descrizione lettera: iniziale istoriata
Soggetti Iconografici:
Miniatore: Monte di Giovanni del Fora
Descrizione: Il corpo della lettera, di colore porpora, si apre completamente per lasciare spazio alla raffigurazione del fondo e termina con volute alle due estremità, in basso e in alto, poste ai lati di un mascherone; "sopra la storia siede l'Angelo della Giustizia" (Milanesi 1850, p. 196 e ripreso nell'Inventario del 1958), messo a guardia dell'albero della vita, con la spada e la bilancia in mano; il corpo dell'iniziale è ornato con fregetti gialli e bianchi e con due gioielli con rubini incastonati. Il campo è delimitato da una cornice dorata, è campito in azzurro e decorato con fregi, agli angoli sono quattro medaglioni, ciascuno con la testa di un Profeta dal carattere ritrattistico (Garzelli 1985, p. 316). Nei margini superiore ed esterno sono due fregi, con fondo porpora il primo e fondo oro l’altro, entro i quali sono due medaglioni con un altro Profeta in quello superiore e Cristo benedicente con la croce in mano in quello esterno che termina con la testa di un cherubino, Simbolo del Capitolo. Sul fondo della lettera campeggiano le figure di Adamo ed Eva davanti all’albero della conoscenza al quale è aggrovigliato il serpente e dalle cui fronde sbuca con la testa di donna; Eva porge ad Adamo il frutto proibito, un fico, strappato da un ramo che è in terra ai loro piedi: dal prato nascono iris, gigli e piante fiorite. In secondo piano sono rappresentati alcuni episodi della Genesi che, insieme alla scena principale di Eva che offre il frutto ad Adamo, si svolgono secondo un ordine cronologico circolare: la Creazione di Adamo, la Creazione di Eva dalla costola di Adamo ad opera di Dio Padre circondato da una mandorla di cherubini e la scena in cui Eva offre il frutto ad Adamo; la narrazione prosegue con un episodio successivo al peccato in cui i due progenitori si tengono la mano e che potrebbe essere interpretato come il momento in cui Adamo dà a sua moglie il nome di Eva dal momento che sarà la 'Madre dell'umanità' o come l'episodio in cui Adamo ed Eva si nascondono da Dio vergognandosi di essere nudi; le storie si concludono con la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso condotti alla porta da un angelo con la spada e con la figura dell'Angelo con la spada messo in guardia dell'albero della vita (Gen. 3).