Lamentazione di Geremia sulla distruzione di Gerusalemme

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Lamentazione di Geremia sulla distruzione di Gerusalemme

Carta: 108v

Iniziale: I

Incipit:

In die qua invocavi te domine

Misure campo lettera: mm 246 x 225

Misure con fregi: mm 490 x 345; mm 44 il diametro del clipeo

Tecnica: miniatura di pennello; tempera; oro in foglia

Descrizione lettera: iniziale istoriata

Soggetti Iconografici:

  • Geremia assiste alla distruzione di Gerusalemme
  • Caduta di Gerusalemme
  • Lamentazione di Geremia sulla distruzione di Gerusalemme
  • Miniatore: Frate Eustachio

    Descrizione:

    L'asta del corpo della lettera rosa divide il campo in foglia d'oro che è interamente decorato da sottili racemi fioriti; nei margini esterno e superiore si sviluppa una ricca coda con fiori azzurri e rosa e, al centro del margine superiore, è un clipeo con una cartella che doveva contenere un'iscrizione ormai perduta (trascritta da Milanesi 1850, p. 198: "Verba Hieremie Threnorum capitulo tertio"). Sovrapposto alla lettera è un grande riquadro incorniciato in oro entro il quale è rappresentato Geremia seduto in una verde campagna e circondato da caprioli; il capo del profeta è coperto da un cappello conico giallo ed è tristemente appoggiato al braccio. Rivoli di lacrime scorrono dai suoi occhi per la rovina di Gerusalemme (Geremia, Terza Lamentazione, 48) che, indicata dalla sua mano, è in fiamme sullo sfondo; appoggiato al tronco di un albero è un libro con le pagine aperte sul testo "quomodo sedet sola civitas plena populo facta est quasi vidua" (Geremia, Prima Lamentazione, 1) mentre, sulle mura della città, che racchiudono il Duomo e il Battistero di Firenze, sono incise le parole "Hierusalem combusta"; dalla mano del profeta si srotola un cartiglio con la scritta "Hieremias flens".