Carta: 4r
Iniziale: D
Incipit:
Dum torqueretur beata Agatha
Misure campo lettera: mm 247 x 247
Misure con fregi: mm 690 x 495; mm 40 ca. i clipei; mm 85 x 102 e 55/85 x 60 le tabelle
Tecnica: miniatura di pennello; tempera; oro in foglia
Descrizione lettera: iniziale istoriata
Soggetti Iconografici:
Festività: Sant'Agata
Miniatore: Frate Eustachio
Descrizione: Corpo della lettera color porpora con una decorazione a nastro formato da foglie lanceolate dorate, verdi e azzurre; il campo in foglia d'oro è delimitato da una cornice verde; lungo i margini interno, superiore e inferiore è un fregio di fiorellini e foglie tra i quali si intrecciano testine alate, sfingi, candelabre, mascheroni e tre clipei color porpora al cui interno è il Monogramma dell'Opera; tutti i fregi sono "carichi di ornati minutissimi" (Milanesi 1850, p. 201); nel clipeo del margine interno è ripetuta la data in lettere capitali dorate "Anno Domini MDXXVI". Alle estremità del margine interno sono due tabelle, ciascuna con un Angelo orante vestito con il guarnello, mentre nel riquadro al centro del margine inferiore è lo Stemma dell'Arte della Lana, patrona dell'Opera del Duomo, con l'Agnus Dei di bianco con aureola d’oro e bandiera della Resurrezione. Sul fondo della lettera è rappresentato il martirio di sant'Agata, con la giovane posta sopra una panca lignea e legata ad una colonna posta al centro della scena che si innalza su un pavimento marmoreo scandito da riquadri rossi e verdi profilati in bianco; il fondale della scena è costituito dalla parete di un palazzo in bugnato, ornata da un fregio fitomorfo sottostante il cornicione sostenuto da mensole: dalla sommità si sporge, appoggiato ad un ricco tappeto, il proconsole Quinziano con lo scettro assistito da due uomini. Intorno alla santa, semisvestita della tunica azzurra, sono tre carnefici: uno le taglia un seno con le tronchesi, un altro le afferra i capelli e un terzo, seduto a terra, aizza la brace con un soffietto per preparare il seguente supplizio dei carboni ardenti. L'impostazione della scena ricorda, nella disposizione dei personaggi e nella figura del giudice in alto accompagnato da due uomini, l'iconografia tipica delle scene della Flagellazione o Derisione di Cristo sotto gli occhi di Pilato. U lettera grossa.