Carta: 58v
Iniziale: D
Incipit:
Diem festum sacratissime virginis
Misure campo lettera: mm 253 x 240
Misure con fregi: mm 670 x 475
Tecnica: miniatura di pennello; tempera; oro in foglia
Descrizione lettera: iniziale figurata
Soggetti Iconografici:
Festività: Sant'Agnese
Miniatore: Monte di Giovanni del Fora
Descrizione: Corpo della lettera azzurro decorato con cirri, nastri e due piccoli clipei al cui interno sono i volti di due fanciulle Martiri, una delle quali è identificata con Santa Caterina (Milanesi 1850, p. 202). Una cornice con fondo in oro delimita i fregi nei margini superiore (molto rovinato) ed esterno, con tralci di fiori e foglie rappresentati in modo realistico; vi sono inoltre lamponi, baccelli, "frutti e fiori bellissimi, con alcuni insetti, fatti che paion proprio vivi; come una vespa, una farfalla, ed una cicala che non può esser né più vera né più viva" (op. cit. 1850, p. 202). Sul fondo è la figura, molto rovinata, di una santa che rimirava "in alto la celeste Colomba" (op. cit. 1850, p. 202): della donna rimane soltanto il mantello rosso sulla veste azzurra, un giglio e un libro rosso tenuti in mano, una rosa ai suoi piedi. Il "fondo di paese bellissimo" (op. cit. 1850, p. 202) è completamente perduto ma doveva esserci la veduta di un nucleo abitativo rurale con un convento tipici del contado fiorentino (Garzelli 1985, pp. 282, 321). L'identificazione della santa presenta alcune problematiche legate alla corrispondenza con il testo e agli attributi; la festa è dedicata a sant'Agnese, giovane martire romana che viene spesso rappresentata con il manto rosso e l'agnello, quest'ultimo assente nella miniatura. L'attributo del giglio e del libro sono invece riferibili a santa Caterina da Siena la quale, però, dovrebbe indossare l'abito domenicano. Nel cornicione della balaustra marmorea era presente la scritta in capitali, oggi perduta, “diem festum sacratissime virginis” che confermerebbe l’identificazione della santa con Agnese.