Congedo di Esaù da Isacco

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Congedo di Esaù da Isacco

Carta: 50v

Iniziale: T

Incipit:

Tolle arma tua pharetra

Misure campo lettera: mm 250 x 225

Misure con fregi: mm 515 x 365

Tecnica: miniatura di pennello; tempera; oro in foglia

Descrizione lettera: iniziale istoriata

Soggetti Iconografici:

  • Rebecca ascolta la conversazione
  • Rebecca istruisce Giacobbe e gli ordina di andare a prendere i capretti
  • Benedizione di Isacco
  • Isacco, ormai vecchio e quasi cieco, manda a cacciare Esaù della selvaggina
  • Miniatore: Frate Eustachio

    Descrizione:

    Corpo della lettera rosa, decorato con sottili cirri bianchi e foglie lanceolate azzurre, che si apre come un sipario sulla scena rappresentata nel fondo: dell'asta centrale rimangono solo due tronchetti per non disturbare la rappresentazione; nei margini superiore ed esterno si sviluppa un ricco fregio con fiori azzurri e rosa. Sul fondo è rappresentato il congedo di Esaù da Isacco, con la figura dell'anziano e cieco padre seduto appoggiato al bastone mentre manda il figlio a cacciare della selvaggina; nel frattempo Rebecca ascolta la conversazione sporgendosi dalla porta; Esaù, pronto per la caccia, porta con sé l'arco, le frecce e un pugnale, ed è vestito come un arciere "alla foggia del secolo XV" (Milanesi 1850, p. 197). Il congedo è ambientato nel cortile di un elegante palazzo rinascimentale con pavimenti marmorei, pareti ad encausto, vetrate e una loggia sopra la quale si svolge la scena successiva: Rebecca istruisce Giacobbe, suo figlio prediletto, ordinandogli di prendere un capretto con l'intento di truffare Abramo, e ottenere la sua benedizione, fingendosi villoso come Esaù (Gen. 27).