B.3, n. 57
Graduale, Antifonario
Graduale e Antifonario parziali per il Proprio dei santi

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Carte
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Caratteristiche codicologiche

Segnatura: B.3, n. 57

Segnatura vecchia: B.3

Segnatura 1952: n. 57

Data: 1800 - 1899 (Inventario 1958, p. 6)

Provenienza: Duomo

Materiale: cartaceo (filigrana: "C V" (c. 2)

Misure: mm 642 x 460

Carte: cc. V + 61 + IV' (carte di guardia: cc. I-III, II'-IV' di restauro, cc. IV-V, I' cartacee moderne numerate A, B e 62)

Numerazione: moderna (sec. XX) in cifre arabe a matita nell'angolo inferiore interno (cc. 1-62)

Fascicolazione: 1 (10), 2-6 (8), 7 (6), 8-9 (4), al primo fascicolo sono legate le carte di guardia A e B, all'ultimo fascicolo è solidale la carta di guardia numerata 62

Specchio scrittura: mm 60 [482] 100 x 62 [328] 70; rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 4r); mm 62 [534] 46 x 32 [392] 36; rr. 30/ll. 5 + 5 tetragrammi (c. 51r)

Notazione musicale: quadrata nera su tetragramma rosso

Scrittura

Imitazione della littera textualis di tarda esecuzione realizzata mediante l'uso di due diversi tipi di timbri (sec. XIX, cc. 1r-43v e cc. 44v-61r)

Legatura

mm 655 x 480 x 43; di restauro; assi rivestite in tela con angoli e dorso in cuoio marrone; cinque borchie su entrambi i piatti; sul piatto inferiore, cartellino membranaceo con la segnatura "B.3a"; 5 nervi sul dorso

Restauri

Data: 12 novembre 1966 - dicembre 1969

Laboratorio: Istituto Restauro del Libro della Città del Vaticano

Note:

Arresto del processo di decomposizione; gli interventi risultarono insufficienti per la salvaguardia del Corale.

Data: 15 dicembre 1969 - 28 maggio 1975

Laboratorio: Istituto per la Patologia del Libro "Alfonso Gallo" di Roma

Note:

Al momento del restauro, il codice presentava danni rilevanti alle legature (rigonfiamenti, rottura di assi, distacco e perdita parziale di alcune coperte), gravissime ondulazioni, deformazioni ed irrigidimento delle pergamene, diffuso attacco di microrganismi sulle legature e sui fogli, sbiadimento e dilavamento dei colori, distacco dei colori dai fogli originali e loro passaggio agli interfogli, incollamento dei fogli originali sugli interfogli. Si rese quindi necessario il distacco delle carte dalle legature e la pulitura delle medesime; la deumidificazione, la disinfezione a causa degli attacchi da microrganismi; dopo questo primo intervento, il codice venne finito di restaurare nel laboratorio fiorentino.

Data: 11 giugno 1997 - 12 dicembre 1997

Laboratorio: Ditta Masi

Note:

Al momento del restauro, realizzato grazie ai finanziamenti dell'Opera di Santa Maria del Fiore, molte carte (in particolare dalla c. 80) erano macchiate dalle righe rosse che avevano impregnato le fibre senza possibilità di miglioramenti. Durante l'intervento di restauro è stato effettuato il controllo della numerazione, la scucitura e il fissaggio dei capoversi, la pulitura a secco con il bisturi e il lavaggio in soluzione idroalcolica; si è reso necessario il rinsaldo con Tylose MH300p, lo spianamento delle carte, l'integrazione delle lacune e degli strappi con carta giapponese, l'imbrachettatura e ricucitura su cinque nervi come in origine; è stata infine realizzata la rilegatura in mezza pelle e punte grandi, è stata posta la tela sui piatti riportando le dieci borchie. 

Stato di conservazione

Buono stato di conservazione; restaurato poiché parzialmente danneggiato in seguito all'alluvione del 1966

Descrizione interna

Miniatura di pennello:

7 iniziali decorate

Miniatura di penna:

191 iniziali rubricate

Le 7 iniziali decorate (es. E(go) di mm 120 x 125 a c. 14v) sono caratterizzate dal corpo in capitale campito con tempera colorata e dal campo delineato da una semplice cornice di colore tenue.

Le 191 iniziali rubricate, di misure variabili, sono state realizzate per la maggior parte con un timbro e hanno tutte il corpo rosso.

Lettere grosse in inchiostro nero e rosso.

Notizie storico-critiche

Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 6) il manoscritto è datato al XIX secolo ma non ci sono riferimenti allo scriba o al decoratore; nell'Inventario del 1822 è riportato un codice inventariato B3 i cui contenuti sono genericamente indicati come "diverse Messe".

Fonti

Riferimento: AOSMF, Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera, sala di studio, edizione dattiloscritta 1958, p. 6

Bibliografia