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Miniature s.l., n. 54
Caratteristiche codicologiche
Segnatura: s.l., n. 54
Segnatura vecchia: s.l.
Segnatura 1952: n. 54
Data: 1508 - 1526 (bibliografia)
Provenienza: Duomo
Materiale: membranaceo
Misure: mm 438 x 334
Carte: cc. III + 79 + III' (carte di guardia cartacee moderne di restauro (sec. XX)
Numerazione: moderne (sec. XX) in cifre arabe: una a penna e inchiostro rosso al centro del margine esterno che giunge fino a 77 ma salta il numero 47 (in alcune carte quasi del tutto perduta), l'altra a matita nel margine inferiore (cc. 1-79); entrambe le numerazioni sono posteriori alla caduta della carta compresa tra quelle numerate 3 e 4
Fascicolazione: 1 (3), 2 (6), 3-6 (2), 7 (4), 8-36 (2), nel primo fascicolo l'ultima carta è mancante
Specchio scrittura: mm 47 [312] 79 x 46 [227] 61; rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 23r); mm 22 [357] 59 x 42 [228] 64; rr. 36/ll. 6 + 6 tetragrammi (c. 62r)
Notazione musicale: quadrata nera su tetragramma rosso
Scrittura
Littera textualis di una sola mano (cc. 1r-55v) che probabilmente prosegue fino a c. 79r nonostante il cambiamento dello specchio di scrittura; numeri aggiunti (sec. XVII) nell'indice (cc. 78r-79r)
Legatura
mm 474 x 360 x 70; di restauro; assi rivestite di cuoio marrone con cinque borchie in ottone su ciascun piatto; due bindelle con tenoni; puntali e 5 nervi sul dorso
Restauri
Data: 12 novembre 1966 - dicembre 1969
Laboratorio: Istituto Restauro del Libro della Città del Vaticano
Note: Arresto del processo di decomposizione; gli interventi risultarono insufficienti per la salvaguardia del Corale.
Data: 15 dicembre 1969 - 28 maggio 1975
Laboratorio: Istituto per la Patologia del Libro "Alfonso Gallo" di Roma
Note: Al momento del restauro, realizzato grazie al finanziamento dello Stato, il codice presentava danni rilevanti alle legature (rigonfiamenti, rottura di assi, distacco e perdita parziale di alcune coperte), gravissime ondulazioni, deformazioni ed irrigidimento delle pergamene, diffuso attacco di microrganismi sulle legature e sui fogli, sbiadimento e dilavamento dei colori, distacco dei colori dai fogli originali e loro passaggio agli interfogli, incollamento dei fogli originali sugli interfogli. Durante l'intervento, eseguito presso l'Istituto per la Patologia del Libro, si rese necessario il distacco delle carte dalle legature e la pulitura delle medesime; la deumidificazione, la disinfezione a causa degli attacchi da microrganismi. Inoltre venne effettuato lo sbloccaggio manuale delle carte e l'asportazione dei fogli che erano stati frapposti tra le carte e che, in molti punti, erano incollati alla pergamena; venne inoltre effettuato il lavaggio in alcool etilico puro, lo stiramento, il risarcimento delle parti mancanti e un leggero, graduale spianamento.
Data: 18 maggio 2001 - 20 luglio 2001
Laboratorio: Ditta Masi
Note: Durante il restauro, realizzato grazie ai finanziamenti dell'Opera di Santa Maria del Fiore, che ha riguardato la legatura ed è stato eseguito presso il laboratorio fiorentino, è stato possibile recuperare tutte le parti metalliche della vecchia coperta originale, dieci borchie e i bulloni; sono state invece rifatte le bindelle e la rilegatura con pelle nuova.
Stato di conservazione
Buono stato di conservazione; restaurato a causa dei numerosi danni riportati in seguito all'alluvione del 1966: il colore rosso delle rubriche e delle righe del tetragramma è piuttosto evanito ed ha creato evidenti aloni; la pergamena è molto scurita e le carte presentano imbarcature
Descrizione interna
Miniatura di pennello:
1 iniziale decorata
Miniatura di penna:
195 iniziali filigranate
L'iniziale decorata ha il campo che segue la linea del corpo della lettera e breve fregio.
Le 186 iniziali filigranate piccole (es. Q(uia) di mm 60 x 58 a c. 7r) hanno il corpo azzurro o rosso, il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo e presentano decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate; 9 iniziali filigranate sono di misure maggiori e hanno quasi tutte decorazioni o iscrizioni sul fondo.
Lettere grosse in inchiostro nero.
Notizie storico-critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 28) il manoscritto è datato al XVI secolo ma non ci sono attribuzioni riguardo allo scriba o al decoratore, gli unici riferimenti potrebbero essere le iniziali entro le lettere alle cc. 20v (C.F.M.F.) e 49r (Zen. Al. CI Eng.).
Per quanto riguarda la datazione, è accettabile la proposta dell'Inventario al XVI secolo ma gli stemmi alle cc. 1r, 14r e 56r potrebbero essere stati aggiunti nel XVII-XVIII secolo: essi sono di difficile lettura a causa delle cattive condizioni di conservazione ma potrebbero riferirsi allo stesso papa (Giulio III) e allo stesso cardinale (?) i cui stemmi compaiono anche nel Codice s.l. 41; lo stemma riferibile a Giulio III, sebbene aggiunto posteriormente, confermerebbe la datazione del codice agli anni 1550-1555.
Il codice fa parte del nuovo ed ultimo ciclo di quattordici Graduali e diciotto Antifonari commissionati dall’Opera del Duomo tra il 1508 e il 1526: ciascun volume include solo una breve parte dell’anno liturgico ma insieme ne costituiscono l’intero ciclo (Tacconi 2005, p. 175). Nonostante la committenza, il manoscritto è difficilmente rintracciabile nei tre Inventari degli anni 1663, 1822 e 1862.
Dal punto di vista liturgico, contiene solo una parte delle feste dell'anno liturgico sovrapponibili, in base alla successione all'interno dell'anno, a quelle contenute nel Graduale S, n. 14 con il Proprio dei santi.
Fonti
Riferimento: AOSMF, Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera, sala di studio, edizione dattiloscritta 1958, p. 28
Bibliografia
Sigla: Tacconi | 1999
Riferimento: M. S. Tacconi, Liturgy and Chant at the Cathedral of Florence: A Survey of the Pre-Tridentine Sources (Tenth-Sixteenth Centuries), Ph. D. Dissertation, Yale University 1999
Pagine: p. 175
Sigla: Tacconi | 2005
Riferimento: M. S. Tacconi, Cathedral and civic ritual in Late Medieval and Renaissance Florence: the service books of Santa Maria del Fiore, New York 2005
Pagine: p. 10