Miniature s.l., n. 53
Caratteristiche codicologiche
Segnatura: s.l., n. 53
Segnatura vecchia: s.l.
Segnatura 1952: n. 53
Data: 1913 - 1914 (Inventario 1958, p. 28)
Provenienza: Duomo
Materiale: cartaceo (filigrana Enrico Magnani Pescia (cc. 24-49)
Misure: mm 542 x 384
Carte: cc. III + 49 + III' (carte di guardia cartacee moderne di restauro (sec. XX)
Numerazione: moderne (sec. XX) in cifre romane a inchiostro nero al centro del margine esterno (cc. 1-11) e in cifre arabe a matita nell'angolo superiore esterno (cc. 1-49)
Fascicolazione: 1 (10), 2 (13), 3 (14), 4 (12), il secondo fascicolo è mancante dell'ultima carta
Specchio scrittura: mm 81 [341] 120 x 80 [216] 88; rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi
Notazione musicale: quadrata nera su tetragramma rosso
Scrittura
Scrittura novecentesca di una sola mano imitante la littera textualis (cc. 1v-21v): nell'Inventario (1958, p. 28) è scritto che il codice è stato "compilato da Don Quercini nel 1914". Le cc. 22-49 sono state lasciate bianche, senza tetragramma né specchio di scrittura
Legatura
mm 557 x 403 x 37; di restauro; assi rivestite di cuoio marrone; su entrambi i piatti: cantonali e fornimento centrale in ottone polilobati con borchie centrali (una mancante sul piatto superiore); 5 nervi sul dorso
Restauri
Data: 12 novembre 1966 - dicembre 1969
Laboratorio: Istituto Restauro del Libro della Città del Vaticano
Note: Arresto del processo di decomposizione; gli interventi risultarono insufficienti per la salvaguardia del Corale.
Data: 15 dicembre 1969 - 28 maggio 1975
Laboratorio: Istituto per la Patologia del Libro "Alfonso Gallo" di Roma
Note: Al momento del restauro, il codice presentava danni rilevanti alle legature (rigonfiamenti, rottura di assi, distacco e perdita parziale di alcune coperte), gravissime ondulazioni, deformazioni ed irrigidimento delle pergamene, diffuso attacco di microrganismi sulle legature e sui fogli, sbiadimento e dilavamento dei colori, distacco dei colori dai fogli originali e loro passaggio agli interfogli, incollamento dei fogli originali sugli interfogli. Si rese quindi necessario il distacco delle carte dalle legature e la pulitura delle medesime; la deumidificazione, la disinfezione a causa degli attacchi da microrganismi; dopo questo primo intervento, il codice venne finito di restaurare nel laboratorio fiorentino.
Data: 11 novembre 1998 - 19 maggio 1999
Laboratorio: Ditta Masi
Note: Durante il restauro, realizzato grazie ai finanziamenti dell'Opera di Santa Maria del Fiore, è stato effettuato il controllo della numerazione, il fissaggio dei capoversi, la scucitura, la spolveratura e la pulitura a secco; inoltre, si è resa necessaria la rimozione con il bisturi delle carte bianche di interfogliamento che furono messe dopo l'alluvione, il lavaggio di tutte le carte in acqua, l'asportazione del fango ancora esistente e la conseguente deacidificazione con ossido di calcio in soluzione semi-satura; il codice è stato rinsaldato a pennello con Tylose MH300p e integrato, nelle parti mancanti, con carta giapponese. E' stata effettuata la pressatura e la ricomposizione dei fascicoli tramite imbrachettatura, è stata realizzata la cucitura come in origine su cinque nervi di canapa; è stata infine realizzata una nuova legatura in tutta pelle e nuove assi e sono state recuperate le borchie esistenti a supporto dei piatti in legno.
Stato di conservazione
Buono stato di conservazione; restaurato poiché parzialmente danneggiato in seguito all'alluvione del 1966
Descrizione interna
Miniatura di pennello:
5 iniziali decorate
23 iniziali geometriche
Le iniziali decorate hanno il campo che, generalmente, segue la linea del corpo della lettera e hanno lunghi fregi che si estendono sui margini.
Le iniziali decorate di tipo geometrico (es. D(eum) di mm 80 x 75 a c. 13v) hanno il campo campito con porporina o partito di rosso e di verde, il corpo generalmente rosso o azzurro nella prima tipologia o in oro nella seconda; le diverse parti realizzate a tempera sono decorate con fregetti e racemi stilizzati: questa tipologia di lettere ricorda quelle cinquecentesche di Boccardino e della sua scuola.
Autori
Notizie storico-critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 28) il codice è datato al 1914 ed è documentato come opera di Don Quercini.
Fonti
Riferimento: AOSMF, Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera, sala di studio, edizione dattiloscritta 1958, p. 28