s.l., n. 42
Antifonario
Antifonario mattutino per la Vergine

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Carte
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Caratteristiche codicologiche

Segnatura: s.l., n. 42

Segnatura vecchia: s.l.

Segnatura 1952: n. 42

Data: 1500 - 1699 (datato al sec. XVI nell'Inventario 1958 (p. 28) e al sec. XVII per analisi stilistica)

Provenienza: Duomo

Materiale: membranaceo

Misure: mm 484 x 340

Carte: cc. III + 39 + III' (carte di guardia cartacee moderne)

Numerazione: moderna (sec. XX) a matita nell’angolo superiore esterno che giunge fino a 39: mancano i numeri 17 e 27 nella numerazione ma i numeri 18 e 28 sono ripetuti due volte

Fascicolazione: 1 (5), 2-6 (4), 7-9 (2), 10-11 (4), il primo fascicolo è un duerno con aggiunta della prima carta, il fascicolo 2 è un ternione mancante della seconda e terza carta, al fascicolo 8 finisce il testo dedicato alla Vergine

Specchio scrittura: mm 36 [384] 64 x 37 [262] 41; rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi

Notazione musicale: quadrata nera su tetragramma rosso

Scrittura

Littera textualis di una sola mano nel corpo principale del testo (cc. 1v-36r), presenza di una seconda mano alle cc. 36v-39r

Legatura

mm 520 x 370 x 40; assi rivestite di cuoio marrone, 5 nervi sul dorso

Restauri

Data: 15 dicembre 1969 - 28 maggio 1975

Laboratorio: Istituto per la Patologia del Libro "Alfonso Gallo" di Roma

Note:

Il codice è stato restaurato a spese del Centro stesso. Nonostante l'assenza di una sufficiente documentazione riguardante le notizie degli interventi effettuati sul manoscritto, si presume sia stato trattato con le stesse procedure utilizzate negli altri codici.

Al momento del restauro il codice, presumibilmente, presentava anch'esso danni rilevanti alle legature (rigonfiamenti, rottura di assi, distacco e perdita parziale di alcune coperte), gravissime ondulazioni, deformazioni ed irrigidimento delle pergamene, diffuso attacco di microrganismi sulle legature e sui fogli, sbiadimento e dilavamento dei colori, distacco dei colori dai fogli originali e loro passaggio agli interfogli, incollamento dei fogli originali sugli interfogli. Durante l'intervento, eseguito presso l'Istituto per la Patologia del Libro, si rese necessario il distacco delle carte dalle legature e la pulitura delle medesime; la deumidificazione, la disinfezione a causa degli attacchi da microrganismi. Inotre venne effettuato lo sbloccaggio manuale delle carte e l'asportazione dei fogli che erano stati frapposti tra le carte e che, in molti punti, erano incollati alla pergamena; venne inoltre effettuato il lavaggio in alcool etilico puro, lo stiramento, il risarcimento delle parti mancanti e un leggero, graduale spianamento. Infine, si procedette alla sostituzione della legatura preesistente, ormai inadatta e appesantita da borchie non coeve, con una nuova in piena pelle di capra con cuciture su doppi nervi, con i capitelli cuciti al libro in spago naturale e i piatti in legno compensato di faggio evaporato.

Data: 12 novembre 1966 - dicembre 1969

Laboratorio: Istituto Restauro del Libro della Città del Vaticano

Note:

Arresto del processo di decomposizione; gli interventi risultarono insufficienti per la salvaguardia del Corale.

Stato di conservazione

Buono stato di conservazione; restaurato poiché parzialmente danneggiato in seguito all'alluvione del 1966

Descrizione interna

Miniatura di penna:

4 iniziali rubricate decorate

74 iniziali rubricate

Le iniziali di penna sono tutte realizzate con inchiostro rosso, hanno il corpo delineato da racemi e lasciato a risparmio.

Le 69 iniziali rubricate (es. H(odie) di mm 60 x 57 a c. 15r) sono di misure variabili, hanno il corpo formato da semplici volute e foglie realizzate a inchiostro rosso. Alle cc. 36v-39r sono presenti 5 iniziali rubricate di altra mano.

Lettere grosse in inchiostro nero.

Notizie storico-critiche

Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 28) il manoscritto è datato al XVI secolo ma non ne sono indicati autore e provenienza. Dall'analisi stilistica delle iniziali sembrerebbe più appropriata una collocazione nel secolo successivo.

Il codice non è rintracciabile negli Inventari del 1663, 1822 e 1862 ma potrebbe essere parte di un "Libro piccolo d'Invitatorii" catalogato con il n. 42 nell'Inventario del 1663 (il cui incipit sarebbe riportato "Regem venturum Dominum"; AOSMF, V-3-39, p. 40 n. 42; per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 341-369), al tempo composto di cc. 153 presumibilmente poi smembrato in più volumi.

Fonti

Riferimento: AOSMF, V-3-39, p. 40 n. 42

Riferimento: AOSMF, Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera, sala di studio, edizione dattiloscritta 1958, p. 28

Bibliografia