s.l., n. 39
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Caratteristiche codicologiche

Segnatura: s.l., n. 39

Segnatura vecchia: s.l.

Segnatura 1952: n. 39

Data: 1676 - 1677 (1677: colophon a c. 25v)

Provenienza: Duomo

Materiale: membranaceo

Misure: mm 481 x 350

Carte: cc. III + 25 + III' (carte di guardia cartacee moderne)

Numerazione: moderna (sec. XX) a matita in cifre arabe nell'angolo superiore esterno

Fascicolazione: 1 (3), 2-3 (2), 4 (1), 5 (3), 6-12 (2), l'ultima carta del primo fascicolo è mancante, nei fascicoli 4 e 5 la prima carta è stata ritagliata e asportata

Specchio scrittura: mm 44 [390] 47 x 36 [270] 44; rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi

Notazione musicale: quadrata nera su tetragramma rosso

Scrittura

Littera textualis di una sola mano (cc. 1r-25v); incipit a c. 1r, il testo inizia a c. 2v, explicit a c. 25r, colophon a c. 25v

Legatura

mm 524 x 372 x 30; parzialmente originale e di restauro; assi rivestite di cuoio marrone; su entrambi i piatti: cantonali e fornimento centrale in ottone con borchia; due fermagli di chiusura; 5 nervi sul dorso

Restauri

Data: 12 novembre 1966 - dicembre 1969

Laboratorio: Istituto Restauro del Libro della Città del Vaticano

Note:

Arresto del processo di decomposizione; gli interventi risultarono insufficienti per la salvaguardia del Corale.

Data: 15 dicembre 1969 - 28 maggio 1975

Laboratorio: Istituto per la Patologia del Libro "Alfonso Gallo" di Roma

Note:

Al momento del restauro, il codice presentava danni rilevanti alle legature (rigonfiamenti, rottura di assi, distacco e perdita parziale di alcune coperte), gravissime ondulazioni, deformazioni ed irrigidimento delle pergamene, diffuso attacco di microrganismi sulle legature e sui fogli, sbiadimento e dilavamento dei colori, distacco dei colori dai fogli originali e loro passaggio agli interfogli, incollamento dei fogli originali sugli interfogli. Si rese quindi necessario il distacco delle carte dalle legature e la pulitura delle medesime; la deumidificazione, la disinfezione a causa degli attacchi da microrganismi; dopo questo primo intervento, il codice venne finito di restaurare nel laboratorio fiorentino.

Data: 11 giugno 1997 - 12 dicembre 1997

Laboratorio: Ditta Masi

Note:

Durante il restauro, eseguito con i finanziamenti dell'Opera di Santa Maria del Fiore, è stato effettuato il controllo della numerazione; si sono resi necessari la scucitura e lo stacco con il bisturi delle carte bianche di interfogliamento che furono messe dopo l'alluvione, l'integrazione delle lacune e degli strappi con carta giapponese. E' stato effettuato il fissaggio dei colori di quasi tutti i capoversi, il lavaggio in soluzione idroalcolica e l'ammorbidimento con spianatura. E' stata poi realizzata l'imbrachettatura di quasi tutti i bifogli, la ricucitura su cinque nervi doppi, la rilegatura in mezza pelle riportando la vecchia pelle dei piatti, le nove vecchie borchie originali molto rovinate; sono stati rifatti i due fermagli di chiusura e la borchia mancante; sono state restaurate e riportate le vecchie assi.

Stato di conservazione

Buono stato di conservazione; restaurato a causa dei numerosi danni riportati in seguito all'alluvione del 1966: le carte sono piuttosto ingiallite ma non presentano grandi lacune; i margini superiore ed inferiore sono molto rifilati

Descrizione interna

Miniatura di penna:

4 iniziali rubricate decorate

59 iniziali rubricate

Le iniziali rubricate, sia di grandi che di piccole dimensioni (es. Q(uod) di mm 47 x 40 a c. 18v), hanno il corpo formato da semplici volute e foglie realizzate a inchiostro rosso con tocchi di verde; sottili fregi si allungano a formare le parti più sottili delle lettere.

Lettere grosse in inchiostro nero.

Notizie storico-critiche

Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 28) il manoscritto è erroneamente datato al XVI poiché non è stata presa in considerazione la data 1677 riportata nel colophon a c. 25v dove compaiono anche i nomi del precettore Vincenzo Ciani e di Arcano Pistolesi.

Dal punto di vista dei contenuti, riporta le stesse Sequenze del Corale K.2 P.2, n. 37.

Fonti

Riferimento: AOSMF, Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera, sala di studio, edizione dattiloscritta 1958, p. 28

Bibliografia