F.6, n. 32
Graduale
Graduale per il Proprio dei santi per tutto l'anno liturgico e una parte per il Comune dei santi

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Caratteristiche codicologiche

Segnatura: F.6, n. 32

Segnatura vecchia: F.6

Segnatura 1952: n. 32

Data: 1500 - 1599 (aggiunta del sec. XVIII)

Provenienza: Battistero

Materiale: membranaceo

Misure: mm 667 x 500

Carte: cc. I + 169 + I' (carte di guardia membranacee antiche)

Numerazione: antica in cifre romane a penna e inchiostro rosso al centro del margine superiore (cc. 2r-127r, 130r-157r; la prima carta non è numerata poiché il recto inizia con la sola rubrica; cc. 128-129 senza numerazione; c. 154 numerata 152 per errore poiché il testo prosegue correttamente); da c. 56 la numerazione rimane indietro di un numero probabilmente per errore di conteggio nelle carte aggiunte. Nelle ultime carte è presente una numerazione moderna di modulo molto piccolo a penna nera in cifre arabe al centro del margine superiore (cc. 158r-160r) e nell'angolo inferiore esterno (cc. 161r-168r).

Fascicolazione: 1-6 (8), 7 (9), 8-19 (8), 20-21 (5), 22 (6); aggiunta di 1 carta nella seconda metà del fascicolo 7, 1 carta mancante nella seconda metà del fascicolo 20, nel fascicolo 21 la prima carta è mancante, nel fascicolo 22 la prima carta è mancante, nella seconda metà la c. 167 è aggiunta ed è di dimensioni inferiori

Specchio scrittura: mm 50 [477] 140 x 62/10 [328] 10/90; rr. 30/ll. 5 + 5 tetragrammi

Notazione musicale: quadrata nera su tetragramma rosso

Scrittura

Littera textualis di una sola mano nel corpo principale del testo (cc. 1r, 5r-52v, 56r-157r); aggiunte di epoche diverse: fine del sec. XVII (cc. 157v-161v, 162r-168v: riportato nell'Inv. 1958 ma senza indicazione delle carte); sec. XIX-XX (cc. 2r-4v, 53r-55v bis). In alcune carte il testo è stato parzialmente abraso e riscritto in epoca successiva (cc. 59r, 60v-61r); annotazioni di carattere liturgico ai margini dei testi e aggiunte alle rubriche (cc. 1r, 22r, 23r, 27r, 39v, 41r, 57r, 58r, 62v, 80r, 88v, 100r, 159v, 160v, 161v)

Legatura

mm 735 x 505 x 150; originale; assi rivestite di cuoio marrone-bordeaux; su entrambi i piatti: cantonali e fornimento centrale polilobati in ottone con borchie centrali a sbalzo; sul piatto posteriore, cartellino membranaceo profilato in metallo con la segnatura "F N° 6"; una bindella rimanente e quattro tenoni; puntali e 8 nervi sul dorso

Restauri

Stato di conservazione

Buono stato di conservazione; il codice non è stato interessato dalla campagna di restauri attuata negli anni dal 1966 al 2002 dal momento che non ha subito danni poiché era esposto in alto sul badalone. Nonostante ciò, presenta carte particolarmente imbarcate e diverse cadute dell'inchiostro azzurro e rosso nelle iniziali filigranate; il cuoio della legatura è molto abraso e rimane soltanto una bindella, sulle controcoperte sono visibili molti segni lasciati dai tarli

Descrizione interna

Miniatura di pennello:

1 iniziale istoriata

2 iniziali figurate

Miniatura di penna:

290 iniziali filigranate

Le iniziali figurate sono caratterizzate dal campo in foglia d’oro, il corpo è decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio marginale decorato con bottoncini dorati e delimitato entro cornici in foglia d'oro.

Le iniziali filigranate (es. A(lleluia) di mm 110 x 120 a c. 61v) hanno il corpo azzurro o rosso e decorazioni a risparmio con racemi, fiori e grottesche; il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo, presentano decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate, clipei acquerellati e decorazioni diamantate realizzate a tempera; 7 filigranate sono di misura piccola (mm 53 x 65 ca. alle cc. 27v-28r, 152r-156v). Sono inoltre presenti 19 iniziali filigranate e decorate grandi (cc. 2r-4v, 53v-55v bis, 59r, 60v, 157v-168v) e 20 piccole (cc. 4v, 159r-168v) di mano successiva.

Lettere grosse in inchiostro nero.

Notizie storico-critiche

Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 12) il manoscritto è datato al XVI secolo "con aggiunta di carte della fine del 1600".

Il codice fa parte del nucleo proveniente dal Battistero di San Giovanni, commissionato dall'Arte di Calimala come ricordano gli stemmi al suo interno. La mano che ha realizzato la miniatura a c. 163r con San Luigi Gonzaga potrebbe essere la stessa delle miniature dei Corali I.9, n. 33; Cor. H.8, n. 45; Cor. U, n. 46; Cor. X, n. 47 che riportano tutte datazioni riferibili agli anni '30-'40 del Settecento e che potrebbe essere identificata con quella di Giovanni Pietro Benini che firma il Corale U n. 46 a c. IIr identificandosi come scrittore e decoratore.

Il codice risulta inventariato anche nelle schede OA della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze nel 1985 con il numero di catalogo 09/00161207. Nella scheda viene ripresa l'attribuzione a Frate Eustachio già proposta dalla Francini Ciaranfi (in Museo Duomo, 1970) che la collocava in una fase ormai tarda della produzione del miniatore o piuttosto alla sua bottega. Il compilatore della scheda ministeriale propende per la mano di Frate Eustachio avvicinando allo stile tardo del miniatore il paesaggio e il modo in cui è delineata la figura umana. Tale considerazione sarebbe supportata da un documento di pagamento di Frate Eustachio da parte dell'Opera del Duomo, citato dalla Levi D'Ancona (Miniatura e miniatori a Firenze, Firenze 1962, pp. 246-250), che reca le date 1527-1529 ma riferito alla commissione per i Corali del Duomo.

Fonti

Riferimento: AOSMF, Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera, sala di studio, edizione dattiloscritta 1958, p. 12

Bibliografia

Sigla: Museo dell'Opera del Duomo | 1970

Riferimento: Museo dell'Opera del Duomo a Firenze, a cura di L. Becherucci e G. Brunetti, Milano 1970

Pagine:

Sigla: Preti | 1989

Riferimento: M. Preti, Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, Milano 1989

Pagine: pp. 8, 34, 36-40

Sigla: Il Museo dell'Opera del Duomo | 2000

Riferimento: Il Museo dell'Opera del Duomo a Firenze, Firenze 2000

Pagine: pp. 127-129, 142