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Miniature A.1, n. 18
Caratteristiche codicologiche
Segnatura: A.1, n. 18
Segnatura vecchia: A.1
Segnatura 1952: n. 18
Data: - (sec. XVI)
Provenienza: Battistero
Materiale: membranaceo
Misure: mm 670 x 491
Carte: cc. I + 164 + I' (carte di guardia cartacee moderne)
Numerazione: moderna a penna a inchiostro nero in cifre romane al centro del margine superiore di modulo grande (cc. 1r-158r), numerazione recente a matita nella stessa posizione (cc. 159r-164r)
Fascicolazione: 1-20 (8), 21 (4)
Specchio scrittura: 72 [482] 116 x 65 [10/296/10] 110; rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi
Notazione musicale: quadrata nera su tetragramma rosso
Scrittura
Littera textualis di una sola mano (cc. 1r-158v), presenza di una seconda mano nel testo e nelle iniziali alle cc. 159r-164v; annotazioni di carattere liturgico ai margini esterni delle cc. 22r e 33v
Legatura
mm 725 x 515 x 150; moderna; assi rivestite in cuoio marrone; su entrambi i piatti: cantonali e fornimento centrale polilobati in ottone, tutti con decorazioni concentriche fitomorfe stilizzate e gigli incisi; due bindelle con tenoni; 7 nervi sul dorso e puntali
Restauri
Data: 12 novembre 1966 - dicembre 1969
Laboratorio: Istituto Restauro del Libro della Città del Vaticano
Note: Arresto del processo di decomposizione; gli interventi risultarono insufficienti per la salvaguardia del Corale.
Data: 15 dicembre 1969 - 28 maggio 1975
Laboratorio: Istituto per la Patologia del Libro "Alfonso Gallo" di Roma
Note: Al momento del restauro, il codice presentava danni rilevanti alle legature (rigonfiamenti, rottura di assi, distacco e perdita parziale di alcune coperte), gravissime ondulazioni, deformazioni ed irrigidimento delle pergamene, diffuso attacco di microrganismi sulle legature e sui fogli, sbiadimento e dilavamento dei colori, distacco dei colori dai fogli originali e loro passaggio agli interfogli, incollamento dei fogli originali sugli interfogli. Si rese quindi necessario il distacco delle carte dalle legature e la pulitura delle medesime; la deumidificazione, la disinfezione a causa degli attacchi da microrganismi; dopo questo primo intervento, il codice venne finito di restaurare nel laboratorio fiorentino.
Data: 7 dicembre 1978 - 13 settembre 1979
Laboratorio: Ditta Masi
Note: Al momento del restauro, finanziato dal Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Toscana - Servizio Beni Librari, le carte si presentavano molto rovinate, fragili, corrose da muffa, attaccate tra di loro e mancanti di pezzi. In generale, durante quest'ultimo intervento, è stato eseguito il controllo della numerazione, l'incisione con bisturi della cucitura, il distacco delle sezioni con stecca d'osso, la sfascicolazione dei quaderni, la loro scucitura e il fissaggio dei colori; le carte bianche messe dopo l'alluvione come interfogliamento erano talmente attaccate da dover essere rimosse con il bisturi. Le carte membranacee sono state lavate, ammorbidite e stirate; le parti mancanti sono state reintegrate con carta giapponese e tutte le carte sono state imbrachettate, riformando i quaderni come in origine. Infine, il codice è stato ricucito "alla cappuccina" con otto corde doppie, rilegato in tutta pelle di vitello nuova con assicelle interne; dopo essere stati puliti e restaurati, sono stati rimessi gli angoli, le placche centrali, i chiodi originali e sono state rifatte le bindelle.
Stato di conservazione
Buono stato di conservazione; restaurato a causa dei numerosi danno riportati in seguito all'alluvione del 1966
Descrizione interna
Miniatura di pennello:
4 iniziali istoriate
13 iniziali figurate
Miniatura di penna:
175 iniziali filigranate
9 iniziali rubricate
Le iniziali istoriate e le figurate sono caratterizzate dal campo in foglia d’oro, il corpo è decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio marginale decorato con bottoncini dorati.
Le iniziali filigranate (es. O(stende) di mm 115 x 115 a c. 31v) hanno il corpo azzurro o rosso e decorazioni a risparmio con racemi, fiori o grottesche chiaroscurate a monocromo; il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo, hanno decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate o decorazioni diamantate realizzate a tempera. Le 3 iniziali filigranate alle cc. 163r-164r sono di una seconda mano successiva; le iniziali rubricate (cc. 159r-161v) sono successive.
Lettere grosse in inchiostro nero, in alcuni casi con decorazioni a racemi e mascheroni.
Notizie storico-critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (pp. 3-4) il manoscritto è datato al XVI secolo ma non ne è citato l'autore; è invece indicata la presenza di "altre iniziali ornamentali" probabilmente riferendosi alle filigranate. Ripetuta in quasi tutte le miniature è la presenza dello Stemma dell'Arte di Calimala, protettrice del Battistero di San Giovanni, che diventa un elemento di conferma della provenienza di questo graduale.
Fonti
Riferimento: AOSMF, Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera, sala di studio, edizione dattiloscritta 1958, pp. 3-4
Bibliografia
Sigla: Levi D'Ancona | 1962
Riferimento: M. Levi D’Ancona, Miniatura e miniatori a Firenze dal XIV al XVI secolo. Documenti per la storia della miniatura, Firenze 1962
Pagine: pp. 140-141